Il presidente cinese Hu Jintao disse che “il dollaro è un prodotto del passato”
Il prossimo ottobre potrebbe essere l’inizio della fine per il dollaro come valuta di riserva del mondo, scrive Mac Slavo su SHTFPlan.com. Due volte ogni dieci anni il Fondo monetario internazionale si riunisce per discutere il paniere di valute dei diritti speciali di prelievo (DSP) . Attualmente il paniere è composto da dollaro, yen giapponese, sterlina britannica e euro, ma tra un paio di mesi potremmo vedere lo Yuan cinese prendere il suo posto tra le valute più affidabili al mondo.
Il segretario al Tesoro Jack Lew dice: “La Cina non è pronta per lo
status di moneta di riserva”, e certamente gli piacerebbe bloccare i
cinesi e conservare lo status del dollaro come valuta di riserva
mondiale e meccanismo primario di cambio nel commercio internazionale.
Ma mentre Lew e i suoi predecessori hanno presieduto la più grande crescita del debito nazionale nella storia del mondo, i cinesi si stanno posizionando strategicamente, proprio come hanno fatto gli Stati Uniti nei primi anni del 1900, non solo per diventare la più grande economia del mondo, ma per essere la super-potenza del 21° secolo.
Dimenticate per un attimo ciò che viene propagandato da analisti,
previsori, politici e funzionari finanziari che dicono che la Cina non è
pronta. Concentratevi invece sulle azioni intraprese dalla Cina e
capirete perché il presidente cinese Hu Jintao ha detto che il dollaro è un prodotto del passato.Da Future Money Trends
Cina e Russia stanno accumulando oro, con la domanda cinese che
è schizzata alle stelle lo scorso anno… La Cina è, al tempo stesso, il
più grande produttore d’oro del mondo e il più grande importatore …
quindi non solo sta accumulando oro, ma nessun grammo prodotto sta
lasciando la nazione.
La Cina si sta preparando per qualcosa di grosso sui mercati valutari.
…
Il mondo è a disagio con il sistema del dollaro … Il Presidente cinese ha detto ‘il dollaro è un prodotto del passato.’
C’è stato un tempo in cui il dollaro USA era sostenuto dall’oro.
Questo sostegno ha contribuito a consolidare il dolalro come una moneta
che può essere attendibile sul mercato aperto. Oggi, però, a tutti gli
effetti, il dollaro non è sostenuto da niente.
E’ questa debolezza che i cinesi mirano a sfruttare ed è per questo
che stanno attivamente accumulando migliaia di tonnellate d’oro negli
ultimi anni. Ma questa è solo una parte della storia.
Oltre alle loro riserve auree fisiche, i cinesi hanno utilizzato una strategia segreta di accumulo d’oro di cui nessuno sta parlando:
Le notizie riguardanti l’oro negli ultimi anni si sono
concentrate solo sull’accumulo di oro fisico da parte di Cina, Russia e
le banche centrali dell’Est. Ma ciò che hanno perso è una strategia
dell’oro di 7000 anni che la Cina sta ora raddoppiando.
La Cina sta acquistando miniere d’oro a livelli record,
qualcosa che è sfuggito sia agli investitore che agli analisti che
tendono a concentrarsi solo sulle vendite di lingotti, che non vengono
resi noti ufficialmente dal 2009.
Anche se, secondo Bloomberg, sulla base dei dati commerciali le scorte di lingotti sono probabilmente triplicate da allora.
La Cina, che sta aggressivamente comprando oro, provocherebbe scompiglio se divulgasse quanto oro ha accumulato.
Ma immaginate la vera rivelazione quando si sommeranno tutti i
loro depositi … non solo in Cina, ma anche all’estero. 2,2 miliardi
dollari sono equivalenti a 46 tonnellate metriche di oro fisico … ma
quando si parla di giacimenti d’oro potremmo superare le 5.000
tonnellate metriche.
Si dice che la Cina potrebbe divulgare tali riserve auree
in vista della decisione del Fondo monetario internazionale il prossimo
ottobre, nel tentativo di dimostrare al mondo che la sua moneta
non è solo degna di ammissione nel paniere dei DSP, ma che è più
affidabile rispetto al dollaro USA.
I venti del cambiamento soffiano e i cinesi prenderanno presto l
timone dell’economia globale. Sanno che un grande evento è alle porte e
si stanno preparando acquisendo quella risorsa che è sopravvissuta alla
prova del tempo come meccanismo di scambio.
Fonte: L’Antidiplomatico