Di Fabrizio Verde
Di Venezuela e della rivoluzione bolivariana in corso nel paese in Italia leggete solo quando Saviano
una mattina si sveglia e decide di diffondere falsità vecchie di mesi
dalla peggiore stampa internazionale, quella stessa stampa che dal colpo
di stato contro Chavez del 2002 ad oggi è il braccio armato ormai
palesato di chi vuole imporre un cambio di regime forzato a Caracas e
descrive il Venezuela come un paese senza controllo, destinato a
schiantarsi. Un luogo dove il popolo è costretto a soffrire schiacciato
dal tallone di ferro di un governo tirannico. Insomma, un posto da
abbandonare il prima possibile.
Eppure, secondo i dati diffusi dal presidente Maduro e riportati in un’inchiesta del portale colombianoelespiadigital.com, la situazione è ben diversa, con milioni di colombiani che hanno abbandonato quello che potremmo definire un regime dove è in vigore il neoliberismo reale,
per raggiungere il Venezuela Bolivariano e Socialista. È chiaro che c’è
qualcosa che non torna nella narrazione del mainstream sul Venezuela.
Scrive elespiadigital.com: «Il presidente Maduro ha twittato le
cifre sull’emigrazione colombiana in Venezuela. La quantità totale di
emigrati è di circa 5 milioni, di cui 800mila nel solo 2014.
Mentre furono 150mila nel 2013, e 12mila nel mese di gennaio di
quest’anno. Cifre occultate dall’Istituto Nazionale di Statistica».
Secondo Félix de Alcázar, presidente dell’Associazione dei Colombiani e delle Colombiane in Venezuela,
sono quattro i fattori fondamentali da prendere in considerazione per
comprendere i motivi della migrazione colombiana in Venezuela.
Economico: lo stipendio base di un lavoratore
colombiano (644.000 pesos al mese) non è sufficiente per mantenere se
stesso e la sua famiglia a causa della forte inflazione e dell’elevato
costo di beni e servizi. In Venezuela, invece, spiega Félix de Alcázar
«in Venezuela difendono i diritti dei lavoratori e vengono assicurati
prestazione mediche e sociali; non vi è sfruttamento come in un paese
neoliberista come la Colombia».
Politico: in Colombia lo stato non si preoccupa
che il popolo viva senza diritti; in Venezuela invece vige uno stato di
diritto costituito da una rivoluzione.
Sociale: il problema sociale deriva direttamente
da quello politico – scrive elespiadigital.com – perché vi osno persone
che non hanno letteralmente da mangiare, oppure che ricevono una paga
troppo bassa. Quindi il colombiano deve cercare di guadagnare attraverso
il contrabbando.
Giudiziario: la violenza in Colombia resta impunita a causa della connivenza delle istituzioni.
Le cifre sull’emigrazione colombiana in Venezuela rese note da
Maduro coincidono con i dati in possesso all’associazione che le
conferma. Quindi dal paradiso neo-liberale, membro dell’Alleanza
del Pacifico e modello per gli Stati Uniti per il futuro dell’America
Latina si fugge letteralmente… e l’approdo è il “mostro” Venezuela.
Basterebbe questa notizia per smontare in pochi minuti il 99% delle
falsità che si scrivono su entrambi i paesi. E poi mentre in Europa si
pensa ad affondare i barconi di immigrati, il “mostro Venezuela” ha
accolto 800 mila colombiani solo nel 2014. Ma potete stare tranquilli
perché di tutto questo in Italia non saprete mai nulla. E questo anche
perché chi ha la possibilità di filtrare le notizie alla massa
dell’opinione pubblica come Roberto Saviano non lo scriverà.
Fonte: L’Antidiplomatico