Cervantes

Hoy es el día más hermoso de nuestra vida, querido Sancho; los obstáculos más grandes, nuestras propias indecisiones; nuestro enemigo más fuerte, el miedo al poderoso y a nosotros mismos; la cosa más fácil, equivocarnos; la más destructiva, la mentira y el egoísmo; la peor derrota, el desaliento; los defectos más peligrosos, la soberbia y el rencor; las sensaciones más gratas, la buena conciencia, el esfuerzo para ser mejores sin ser perfectos, y sobretodo, la disposición para hacer el bien y combatir la injusticia dondequiera que esté.

MIGUEL DE CERVANTES
Don Quijote de la Mancha.
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18 de noviembre de 2013

Letta: "Risolti molti problemi del nostro debito pubblico"

Il presidente del Consiglio dei ministri è intervenuto a un forum sul futuro dell'Italia organizzato dal Financial Times rivendicando il lavoro fatto dal governo negli ultimi mesi

MILANO - "Abbiamo risolto molti problemi legati al nostro debito pubblico". Lo dice il presidente del Consigio dei ministri, Enrico Letta che nel corso della tavola rotonda "Future of Italy summit", organizzata dal Financial Times, rivendica il lavoro fatto dal governo negli ultimi mesi: "il 2013 è stato un anno di transizione politica ed economica, ma il 2014 sarà decisivo per l'Italia. In questo trimestre prevediamo di risolvere il problema della crescita'".

Anche in ottica futura, quindi, il premier ha sottolineato che "quello che è successo nel centrodestra aiuterà la stabilità in Italia, ne sono sicuro". Sottolineando così che la nascita di Ncd, il gruppo degli alfaniani leali al governo, "chiarisce la situazione". Letta ha poi chiuso sul nascere la polemica con Matteo Renzi, candidato alla guida del Pd: "Non sono in competizione con Matteo Renzi, siamo sullo stesso percorso con lui e il Pd, perchè l'anno prossimo sarà un anno in cui dovremo applicare le riforme".

Quanto ai rilievi mossi dall'Ue sulla Legge di Stabilità: "Sono sicuro che la finanziaria sia quella giusta. Insieme al piano di privatizzazioni, ci aiuteranno a ridurre il debito, il prossimo anno, per la prima volta in 5 anni. Venerdì scorso, i sindacati, il popolo italiano, i membri del parlamento chiedevano
meno rigore e, al contempo, l'Ue ci chiedeva più rigore; noi eravamo in mezzo. Ma io penso che sia necessario evitare di bloccare la ripresa in Italia". Il premier ha poi ricordato che "nella legge di Stabilità ci sono riduzioni fiscali sul costo del lavoro per tre anni, abbiamo dato l'indicazione di una tendenza che non cambierà".

Il premier ha poi anticipato che "questa settimana ci sarà un evento importante, presenteremo il piano di privatizzazioni che viene discusso oggi al ministero dell'Economia". Letta ha, inoltre, rivendicato il ruolo dell'Italia in Europa: "I tedeschi non sono gli unici a salvare l'Euro e l'Europa, c'è un contributo molto importante anche dell'Italia e di altri paesi" ad esempio il nostro contributo al Fondo salva stati e altri meccanismi è "dieci volte quello della Finlandia, tre volte più
importante di quello dell'Olanda". Quanto agli aiuti di stato alla banche europee, Letta ha voluto sottolineare che "l'Italia ha dato aiuto all'Europa e all'euro ma non abbiamo avuto alcun aiuto".

Quanto ai prossimi investimenti, il governo darà mandato a un tris di esperti guidato da Francesco Caio, con due stranieri, per stilare un rapporto entro fine anno che dica qual è lo stato della rete e quali sono gli investimenti necessari "senza sconti" e che "qualunque proprietario della rete dovrà raggiungere". Mandato pieno, invece, per Carlo Cottarelli, nuovi commissarrio sulla spending review: "Quando si interviene con la falce, tagliando tutto allo stesso modo, alcuni tagli rendono impossibile fare le cose ecco perché bisogna carotare" ha detto Letta.
(18 novembre 2013)

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